Piccoli Limoni Gialli by Kajsa Ingemarsson

autore:Kajsa Ingemarsson [Ingemarsson, Kajsa]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788852025556
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2012-05-07T22:00:00+00:00

24

Agnes capì chi era non appena mise piede nel ristorante. Non sarebbe potuta esserci apparizione più sensazionale, nemmeno se fosse comparso Gesù di ritorno dalla peregrinazione nel deserto. La donna che entrò nel locale aveva più di cinquant’anni, probabilmente andava per i sessanta. I capelli grigi corti erano ben pettinati. Aveva un ombretto blu metallizzato e le labbra di un rosso acceso, così come le unghie. L’abito che indossava era a righe sottili, con la giacca attillata e la gonna al ginocchio. Aveva un paio di scarpe con il tacco alto e una borsa di pelle nera e lucida con la tracolla dorata.

Si guardò intorno. Era venerdì sera, e grazie a Dio il ristorante non era vuoto. Agnes le andò incontro e le diede il benvenuto, chiedendole se stesse aspettando qualcun altro. No, non aspettava nessuno. Agnes le indicò un tavolo, disposto a metà della sala ma accanto a una parete, in modo da non essere troppo in vista. Quando la fece accomodare, la donna si sedette senza dire una parola. Rifiutò con tono deciso la proposta di un drink prima di ordinare, ma fece un cenno di approvazione quando Agnes le servì un bicchiere d’acqua mentre le porgeva il menu.

Quando fu certa che la donna non la stesse guardando, fece un cenno a Pernilla, che stava scherzando con alcuni clienti a un altro tavolo.

«È qui» sibilò.

«Chi?»

«Ssh! Lola, chi se no?» Agnes indicò con discrezione il tavolo al quale era seduta la donna, che era intenta a leggere il menu. Pernilla spalancò gli occhi. «Sei sicura?»

«Prova a dare un’occhiata tu stessa. Ti sembra che abbia l’aria di una che è venuta a mangiare un boccone dopo il lavoro?»

«No, in effetti non sembra proprio.»

«Scommetto cento corone che ordinerà tre piatti e che la rivedremo di nuovo.»

«Perché?»

«Ovviamente perché non può mangiare tutto quello che c’è sul menu in una volta. Se deve fare una valutazione approfondita deve tornare per forza.» All’improvviso la donna alzò lo sguardo e Agnes sussultò. «Avverti in cucina» mormorò a Pernilla prima di dirigersi verso la sua cliente vip per prendere l’ordinazione.

Lola fece molte domande sulle pietanze: dove era stata pescata la coda di rospo, se le verdure erano biologiche, quale vino si accompagnava meglio al pollo. Agnes fu in grado di rispondere quasi a tutto: da quando avevano saputo che la giornalista gastronomica sarebbe andata al Piccoli limoni gialli, Kalle aveva insistito ancora di più perché i camerieri sapessero descrivere tutti gli ingredienti. Ogni sera, prima dell’apertura, ripassavano gli eventuali cambiamenti del menu. La lista dei vini era stata rifinita e lei, Pernilla ed Henrik sapevano cosa si accompagnava meglio ai vari piatti. Eppure le domande la resero nervosa: non aveva riflessi prontissimi. Come quella volta che aveva fatto l’esame di guida a Länninge.

Aveva preso lezioni ogni giorno per sei mesi. Aveva imparato a fare la retromarcia, il parcheggio a S e la partenza in salita. Sapeva guidare sulle strade di campagna e in autostrada, e dominava alla perfezione anche l’unica rotatoria di Länninge. Tuttavia, quando l’esaminatore,

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